Al debutto il magazine della Rete Pediatrica Toscana “We people”
In occasione dell’incontro della rete pediatrica toscana di martedì 21 giugno sarà presentato al Meyer “We people”, il Magazine che si offre ai pediatri toscani e alla rete, perché la rete parli a se stessa e al Paese. La rivista rispecchia la capacità innovativa della rete già dalla copertina affidata alle illustrazioni che l’arte-terapeuta, Arianna Papini, dedica al simbolo scelto dai pediatri toscani per rappresentare l’ospedale nell’incontro con il territorio, quelle baby mucche che costellano i corridoi del Meyer, propaggine verso la Toscana. Non è un caso dunque che la mucca, reinterpretata in modi sempre diversi dall’artista, sia la protagonista della copertina di We people”, iniziativa editoriale che vuole raccogliere il lavoro realizzato dalla rete pediatrica toscana, proponendosi come terreno di riflessione e palestra per un network che con la legge regionale toscana n.84/2015 ha fatto un salto di qualità, delineando un reale sistema di governo, di coordinamento e di programmazione della rete pediatrica.
Il magazine, 32 pagine realizzate con il supporto di Pacini Editore, fa quindi parte di un progetto più ampio che comprende, oltre alla rivista, anche nuove modalità di lavoro grazie al portale we people – realizzato grazie all’accordo strategico tra il Meyer e Google – per introdurre un nuovo modo di lavorare, uno “smart working” a favore della rete e nell’interesse della salute dei bambini.
We people è la sintetica nozione unanimemente accolta nel corso degli Stati Generali della Pediatria in Toscana tenutisi il 26 novembre 2015, che racchiude lo spirito con cui i professionisti toscani e il Meyer intendono affrontare questa sfida. Il significato di questa formula è densa e ricca. Si vuole uscire dalla logica autoreferenziale e individualistica che talvolta caratterizza il mondo medico, ad una logica comunitaria di cooperazione attorno alla stella polare dell’azione della rete: il bambino e i suoi bisogni di salute. Il diritto alla salute dei bambini e delle bambine in Toscana, la linearità dei percorsi, la completezza di informazioni per i genitori e le famiglie hanno bisogno di un “noi”, una rete che ha il suo fondamento in un’alleanza, un ponte tra i professionisti e tra i professionisti e la comunità.